Definitivamente scomparsa è la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, demolita nel 1858. Era stata edificata anch’essa in tempi di peste e più precisamente nel 1485 (lo stesso anno in cui vennero eseguiti gli affreschi della Chiesa parrocchiale) per volontà dei nobili Landriani e donata ai frati domenicani affinché vi predicassero. Sorgeva tra l’attuale “Castelletto delle Grazie” (edificio in finto stile gotico risalente in realtà ai primi anni del novecento) e l’Asilo delle Suore di Carità, nel quale esiste tuttora una cappella dedicata a Maria Bambina, proprio dove si trovava un tempo l’altare maggiore della chiesa. Nel convento annesso dimorò il famoso frate letterato Matteo Bandello, amico di famiglia dei Landriani, il quale parlò dei suoi soggiorni a Landriano nelle sue novelle.
Della chiesa di Santa Maria delle Grazie rimane solo la chiave di volta raffigurante San Pietro Martire, ora murata nel cortile della chiesa di San Vittore Martire, sempre in Landriano.
La chiesa era di dimensioni notevoli, simile a quella parrocchiale, vi si accedeva salendo sette gradini di marmo (alcuni dei quali usati e presenti tutt’oggi per l’ingresso della cappella di Maria Bambina) , all’interno si trovavano quattro altari dedicati rispettivamente: alla Madonna del Rosario, San Domenico, San Giacinto e San Pietro Martire, e infondo, il pulpito per la predicazione.
L’attuale ‘’Castelletto di Santa Maria delle Grazie’’ voluto dal commendator Sebastiano Marzagalli, in stile gotico, fu appunto nominato così per richiamare e tramandare ai posteri la memoria dell’antica chiesa, ormai scomparsa.
Curiosità: la chiesa voluta dalla famiglia Landriani ed edificata in meno di un anno , alla solenne consacrazione, il 22 aprile del 1487, ospitò non solo il frate Matteo Bandello ma anche il frate Girolamo Savonarola.
Assessorato alla Cultura